mercoledì 30 marzo 2011

Paura di cadere.

In questo periodo mi sforzo spesso di capire cosa mi sta succedendo, è un periodo strano, poco stabile dire...
Pensando e ripensando, mi è tornato come un flash un pezzo che mi colpì molto del libro "un posto nel modo", che forse è la spiegazione più adatta del mio stato d'animo attuale, la differenza è che in questa nota il protagonista del libro si era liberato di tale sensazioni...in me sono tutte attuali.
-Normale? Anormale? 
Boh...chi lo sa, mi rincuora il fatto che capita di avere paura forse a tutti. Quindi non perdo altro tempo e non faccio altro che riportare tale passo del libro che mi ha fatto riflettere molto.


"Non cercavo cambiamenti ma stabilità.Le mie decisioni erano totalmente condizionate da questa paura, e chi e' spinto dalla paura non fa mai scelte che esprimono i propri sentimenti, ma che lo fanno sentire semplicemente meno spaventato e più tranquillo. Volevo sempre tenere tutto sotto controllo. Volevo situazioni governabili, nel lavoro, nel rapporto con gli altri, nelle relazioni di coppia.Non avrei mai potuto lasciare il mio lavoro per mettere tutto a rischio, tutto in discussione, impossibile farlo per me. Quindi a causa di questa paura, subivo una vita che non era la mia. Non stavo vivendo il mio destino. Forse solo poche persone vivono realmente il proprio destino e io non ero sicuramente tra quelle. Io me l'ero cucito addosso come un abito e piano piano mi ero convinto che fosse il mio.Anche se a volte mi accorgevo che in certi punti stringeva. Ma ci si abitua a tutto ... a un lavoro che non piace, a un amore finito, alla propria mediocrità".  [Fabio Volo, Un posto nel mondo]

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