sabato 9 aprile 2011

Voglio sentirmi libero...

 "Sei stato educato a scuola in una classe e non eri che una pecora del gregge.
Ti hanno insegnato gli elementi generali del sapere e ti è stato insegnato "come imparare".
Ora spetta a te come individuo di andare avanti e  di imparare da solo quelle cose che daranno più forza al tuo carattere e ti permetteranno di riuscire nella vita facendo di te un uomo”. (B.P.)
Inizio questo post con una citazione di B.P., poichè questa sera la trovo molto adatta al mio stato d'animo...
Insolitamente voglio iniziare a commentare tale citazione partendo dalla fine.
La parola "uomo" credo sia facilmente inflazionata ormai, con essa si indica tutto e aggiungo niente...bene a me spaventa molto! Ho diciannove anni, e mi domando sono già un uomo? La domanda sembrerà abbastanza banale, ma a mio avviso non lo è, anzi tutt'altro.
Sono molto pensieroso lo avrete capito, bè ma del resto sono convito che ogni grande opera creata nella storia della cultura, fondamentalmente non è altro che lo specchio di tanti artisti, poeti, scultori, musicisti, infelici o meglio, emarginati e complessati, si direbbe oggi.
Ritornando alla citazione, oggi trovo un mondo fatto di tante pecore e pochi uomini.
Non c'è dubbio che per natura ogni individuo ha bisogno di aggregarsi, fare squadra, anzi è magnifico tutto ciò. Del resto non mi lamento di questo, perchè so che ho tante persone e amici su cui posso contare, come loro altrettanto su di me.
Però è sottile ciò che dice B.P. nel senso, sta a ognuno di noi, singolarmente, imparare dalla vita e capire se vuoi essere un uomo o una pecora .
Tornando a me, mi reputo una persona molto fortunata in quanto, non mi è mancato mai nulla anzi intorno a me il terreno è sempre stato molto fertile nel darmi i dovuti mezzi per "imparare"; questo lo devo molto agli scout oltre che indubbiamente ai miei genitori.
Tuttavia oggi mi ritrovo senza un equilibrio, pauroso nei confronti del mondo che mi circonda e senza sbocchi che mi fanno stare a mio agio.
Tutto mi sta stretto fondamentalmente perchè non so ciò che voglio, alla minima delusione, situazione di sconforto scappo. Forse non so affrontare i problemi al meglio e dovrei iniziare ad abituarmi che la vita non è tutta rose e fiori.
Fatto sta che una cosa la so per certo ed è questa la riflessione che voglio condividere questa notte: "Non so se sarò un uomo ma sicuramente non sarò mai una pecora che segue il gregge, poichè è importante per me essere cosciente e libero qualsiasi azione compia".

Allego ciò buon ascolto!

http://www.youtube.com/watch?v=nST4Z1VU7pg

mercoledì 30 marzo 2011

Paura di cadere.

In questo periodo mi sforzo spesso di capire cosa mi sta succedendo, è un periodo strano, poco stabile dire...
Pensando e ripensando, mi è tornato come un flash un pezzo che mi colpì molto del libro "un posto nel modo", che forse è la spiegazione più adatta del mio stato d'animo attuale, la differenza è che in questa nota il protagonista del libro si era liberato di tale sensazioni...in me sono tutte attuali.
-Normale? Anormale? 
Boh...chi lo sa, mi rincuora il fatto che capita di avere paura forse a tutti. Quindi non perdo altro tempo e non faccio altro che riportare tale passo del libro che mi ha fatto riflettere molto.


"Non cercavo cambiamenti ma stabilità.Le mie decisioni erano totalmente condizionate da questa paura, e chi e' spinto dalla paura non fa mai scelte che esprimono i propri sentimenti, ma che lo fanno sentire semplicemente meno spaventato e più tranquillo. Volevo sempre tenere tutto sotto controllo. Volevo situazioni governabili, nel lavoro, nel rapporto con gli altri, nelle relazioni di coppia.Non avrei mai potuto lasciare il mio lavoro per mettere tutto a rischio, tutto in discussione, impossibile farlo per me. Quindi a causa di questa paura, subivo una vita che non era la mia. Non stavo vivendo il mio destino. Forse solo poche persone vivono realmente il proprio destino e io non ero sicuramente tra quelle. Io me l'ero cucito addosso come un abito e piano piano mi ero convinto che fosse il mio.Anche se a volte mi accorgevo che in certi punti stringeva. Ma ci si abitua a tutto ... a un lavoro che non piace, a un amore finito, alla propria mediocrità".  [Fabio Volo, Un posto nel mondo]

giovedì 24 febbraio 2011

Libero Sfogo!

Non c'è più nome azzeccato di libero sfogo riguardo il mio blog...

E' da tanto che non scrivevo più, fondamentalmente non perchè non ne avessi voglia,  più che altro , non sentivo l'esigenza di trascrivere qualcosa d'importante .
In realtà questa è una balla che mi sto inventando al momento, la verità è che oggi ho proprio bisogno di sfogarmi, lasciare scritto ciò che per adesso gira all'interno della mia testa...
Dunque da quest'estate a oggi credono che all'interno della mia vita sono cambiate tante cose, innanzitutto il nuovo ambiente universitario, che devo dire mi piace molto, mi trovo bene  mi sto impegnando molto fra studio e candidature varie...Si stringono nuovi rapporti,  nuove infatuazioni, amici che vanno e amici che vengono, insomma nuovi equilibri. Tuttavia per adesso mi ritrovo in un periodo particolarmente strano, molto pensieroso indeciso su tanti aspetti e soprattutto deluso...
Deluso da questo occidente, deluso dagli amici, ma soprattutto deluso da me stesso che non riesco più a capire se faccio bene o faccio male. Mi spiego meglio, sono sempre stato fiero di me stesso e delle mie azioni, adesso però,  scoraggiato dalle delusioni non so se è giusto continuare a essere così, ovvero carico di mille pensieri disponibile a tutti, sempre attento a non offendere nessuno e cercando di assecondare il più possibile.
Comunque penso molti di voi non sapete cos'è il totem scout, va bè fa niente,  il mio é  "Gabbiano generoso" e sono sempre stato onorato di aver ricevuto tale nome,  ma oggi mi domando a cosa serve essere generosi per un mondo fatto di ingiustizie, egoismo, tradimenti e sballo?
Sarò schifosamente ripetitivo ma in tutto questo ripenso all'Africa, terra dilaniata dalla povertà e dalla sofferenza; Tuttavia penso a quei bambini mal nutriti e poveri che ridevano sempre e ti saltavano addosso emanando VITA...ripenso quei sacrifici che ogni santo giorno sono obbligati a fare per andare avanti, e noi non la finiamo mai di lamentarci prendercela con tutto e tutti e fottendocene altamente  di quella parola che citavo poco fa scritta in stampatello.
E' pur sempre vero, e questo l'ho capito in questo periodo, che a volte la vita necessariamente ti cambia, ti porta ad essere una di quelle persone che poco fa criticavo...bene è qui che scatta la mia crisi . E' vero bisogna tenere presente fra virgolette il background di una persona ma a questo punto uno che fa? inizia a comportarsi come gli altri e manda a quel paese determinati aspetti del suo carattere?
Sono impotente e questo forse è la cosa che più mi da fastidio, non sono libero come il gabbiano del totem